L'ecopollo: come cuocere il pollo arrosto in poco tempo


E' ottima la causa per la quale, a distanza di poco tempo, cedo di nuovo la parola a Pappageno. Dopo gli spavoli ecco a voi l'ecopollo, un pollo arrosto che cuoce in poco tempo, saporito e croccante ma ecologico perchè il dispedio di energia (e quindi di denaro) è molto minore del classico pollo arrostito in forno.


“Sanzionami questo, amica tenace, lo so che ti piace, ma non te lo do”. Cosa? Ovviamente il pollo arrosto. Cara Italgas, cara Enel, voi che con le vostre gabelle mensili vessate gli Italiani, avete i giorni contati. Le vostre dita adunche non sfileranno più centinaia di euro dai nostri borselli.

 Oggi, il vostro Pappageno, vi suggerirà il modo di cuocere meravigliosamente il pollo arrosto spendendo circa 1/5 di quanto spendete ora, sia in termini di tempo che di lirette,  in barba ai grassatori nazionali e internazionali dell’energia.

Per cuocere a dovere il gallinaceo, di norma occorre circa un’ora e mezza. Già con il forno a gas è un salasso, ma col forno elettrico si impone l’ipoteca su reni, cornee, o eventualmente, per le massaie più intraprendenti, l’affitto dell’utero.

Ed ecco la ricetta dell’ecopollo, in cui Eco sta per Eco-nomico, ed Eco-logico.

Prendete un pollo di media grandezza, assolutamente allevato a terra. Il nobile galliforme non merita i maltrattamenti di un allevamento di batteria. Strinatelo per bene e imbottitelo con rametti di lauro e rosmarino e scorza di limone. Salatelo e pepatelo, senza aggiungere olio. Dopodiché avvolgetelo strettamente in una carta d’alluminio.

Dopodiché infilate il pollo in una ampia casseruola a pressione, con un graticcio atto alla cottura a vapore. In mancanza del graticcio, incrociate un paio di forchette sul fondo della pentola,  in modo da tenere sollevato il cartoccio dalle due dita d’acqua che vi verserete.
Chiudete l’ecopollo nell’ermetica casseruola e fatelo cuocere per 25 minuti a fuoco basso. La cottura al vapore e a pressione, farà sì che i grassi in eccesso dell’animale si fondano e scolino via. Al contempo, il sale e gli aromi si diffonderanno meravigliosamente nella carne grazie al vapore. Tale procedimento, soprattutto, vi garantirà una perfetta cottura del pollo, fino al suo interno (non c’è cosa più raccapricciante al gusto del pollo crudo).  Al termine dei 25 minuti, aprite la pentola, tirate fuori l’ecopollo e scartatelo.

Il vostro volatile sarà perfettamente cotto, tenerissimo e sprigionerà aromi sontuosi … Ma certo l’aspetto non sarà ancora quello definitivo. Cosa sarebbe, dopotutto, il pollo arrosto, senza la deliziosa pellicina croccante che molti insipienti spreconi gettano via? Ecco quindi l’indispensabile procedimento ultimativo: versate un filo d’olio sulla sua cotenna, dopodiché infilate il pollo in forno, elettrico o a gas, a 170°, meglio se con il “grill”.

Dopo circa 15 minuti, la pelle si sarà dorata perfettamente e il pollo sarà pronto, cotto perfettamente, dentro e fuori, in meno della metà del tempo e con 1/5 dello spreco energetico. A vantaggio della salute, dell’ambiente e del portafogli. Fra l’altro, la ricetta ci arriva dritta dritta dai nostri progenitori Romani che prima di arrostire le carni, erano soliti lessarle.

Pappageno
 

il pollo dopo la cottura nella pentola a pressione

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