Bloggerpress presenta: Three Temporary Chef (da Assaggi d'Autore)
"Certi amori non finiscono \ fanno dei giri immensi e poi ritornano"
Così cantava Venditti nei lontani anni '90 in una delle sue canzoni più struggenti, "Amici mai".
Il mio amore per la comunicazione mi ha portato a laurearmi in...comunicazione, lavorarci dentro per sette anni, cambiare, passare a occuparmi di tutt'altro e - dopo pochi anni - si è reimpadronito di me o forse, semplicemente, non se n'era mai andato...
Sono lieta di annunciarvi che sono entrata a far parte del team di Bloggerpress, un neonato ufficio stampa nonché agenzia di comunicazione 2.0 costituito interamente da blogger, nato dall’esigenza di creare una nuova forma di comunicazione nell’era dei social network, un luogo dove i blogger (non solo food), lavoreranno attivamente al fianco di varie realtà italiane per contribuire a farle emergere, affermarsi, comunicare se stesse, sfruttando un meccanismo rapido come quello della comunicazione 2.0, fatta di social, di hashtag, di like e di condivisione.
L'occasione per far conoscere il progetto di Bloggerpress è stata quella della presentazione alla stampa dell'iniziativa Three Temporary Chef che si è tenuta presso Assaggi d'Autore, un delizioso Bistrot nel cuore di Roma, a pochi passi da Fontana di Trevi.
Vorrei iniziare raccontandovi di come, grazie al navigatore, mi sia ritrovata all'improvviso in Piazza di Trevi, di come mi sia sentita una specie di Mosè che divideva le acque i turisti con la mia 500, ma dubito che questo vi interessi, si chiamano incidenti di percorso e non voglio certo star qui a lamentarmi della mia scarsa conoscenza delle zone pedonali della mia città , vi parlerò invece di questo nuovo format culinario, Three Temporary Chef, che nasce dalla vera, profonda, carnale passione per la cucina (i cinefili avranno colto la parafrasi a citazione del film di Pieraccioni) di tre persone: Giulia Nekorkina, foodblogger di successo che vive sul mare e ama cucinare pesce, che ci ha deliziato con le sue proposte di pesce povero; Alessandra Rotili, giornalista sportiva vegana che riesce a creare dei piatti dove dimentichi i limiti teorici della cucina vegana (e cioè una supposta poca varietà di materie prime a disposizione) e ti stupisce con le sue proposte e infine Marco Dau, manager che si diletta di cucina romana rivisitata in chiave gourmet.
Il progetto prevede che questi tre "temporary chef" si alternino nelle cucine di Assaggi d'Autore per deliziare gli ospiti nelle serate dei prossimi mesi con le loro pietanze, diversissime tra loro ma tutte da scoprire.
All'annuncio del progetto è seguito un buffet in cui ho avuto modo di assaggiare tre dei piatti caldi che proporranno nei loro menù à la carte e una serie di finger food che - anche se non presenti integralmente nei menù, mi hanno aiutato ad avere un'idea delle potenzialità dei tre chef e quindi di quel che "ci aspetta".
E ci aspettano belle cose.
E ci aspettano belle cose.
Il martedì toccherà a Giulia deliziare gli avventori di Assaggi con un menù a base di pesce povero, di cui ho potuto assaporare l'originale proposta di pasta con crema di alici, pecorino e menta e che mi ha stupito con il suo sgombro sotto sale su crostino di segale con burro allo zenzero e cipollina verde, di cui ammetto pubblicamente di aver fatto incetta, evento sensazionale considerando che fino a ieri non gradivo né il pane di segale né lo sgombro. Geniale poi l'accostamento di un ribes rosso al Baccalà mantecato, una piccola nota acida che pulisce la bocca e completa il piatto. Come dessert infine, mi sono lasciata conquistare dalla sua dolce e al contempo delicata mousse di fragole (dove gli unici ingredienti sono fragole, semolino, zucchero e acqua).
Il mercoledì, noto anche come giorno della cucina vegana, con le proposte di Alessandra: siamo partiti con un'insalata di lenticchie con coulis di frutta e noci dove l'accostamento riuscito delle lenticchie alla frutta (dove si distinguevano bene il melone e il mango) ha attirato subito la mia attenzione, passati poi a L'altra carbonara, un piatto alla vista molto simile alla carbonara "carnivora" ma ricostruito utilizzando tofu e curcuma e chiuso con un bicchierino di crema al limone e frutta dove la crema vegana, dal sapore ottimo che non fa rimpiangere una crema di latte vaccino e uova, si ottiene con latte di soia e amido, per poi esser colorata con un pizzico di curcuma.
Infine arriviamo al Giovedì, il giorno dedicato a Marco, di cui ho potuto apprezzare
prima su tutti la sua Cacio e pepe con pere caramellate. Se è vero che
il cacio con le pere è un accostamento noto e ben riuscito, l'uso delle
pere caramellate regala un tocco in più di sicuro interesse.
E
che dire poi della zuppetta di fave e piselli con guanciale croccante,
dove le fave svecchiano un piatto semplice della tradizione romana
donandogli "quel qualcosa in più". Infine una deliziosa crema di ceci
con seppioline ripiene e una meritevole panzanella destrutturata e
riproposta in chiave finger food con pomodorini, crostini morbidi di
pane e vongole.
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