Non diventare quello che ti hanno fatto. L'ultimo post di questo 2019.



Una ladra.
Una bandita.
Una disonesta.
Una falsa.
Un'approfittatrice.
Una bugiarda.

Questo dovrei essere diventata oggi, nell'ultimo giorno di un 2019 che mi ha regalato tante gioie e tante amarezze

se avessi fatto tesoro delle esperienze raccolte in 12 mesi. Nulla di più potrei essere se non una pessima persona, con tanta cattiveria e odio dentro di me.
Mi son stati rubati lealtà, gratitudine e affetto. Ma non il sorriso.
Ho capito che una donna, pur se adulta, ha ancora tanto da imparare, sugli affetti, le amicizie, le dinamiche sociali, sugli amori e sulla vita;
Ho messo in pratica il detto "fai del bene e dimenticatene" ma per giustezza (vi) dico anche "fai del male e ricordatelo".
Sono cresciuta ancora e ancora, ho imparato e seguire i miei sogni e ho capito che se devo sognare allora tanto vale farlo in grande; 
Ho scelto di non accontentarmi più, anche se questo comporta perdere l'equilibrio per un attimo;
Ho preso atto che se tutti ti dicono che un obiettivo è difficile da raggiungere è proprio quello che io voglio raggiungere, è proprio lì che io voglio arrivare.

Ho compreso che posso contare solo su di me ma che ho a fianco tante persone meravigliose su cui appoggiarmi quando ho bisogno di riprender fiato.

Ho preso atto che l'onestà spesse volte paga e altre chiede il conto ma una cosa è certa, ho vissuto un anno che mi sento di definire clamoroso, nel suo bene e nel suo male, un anno travolgente che - a guardarlo dalla sua coda - altri non è se non il punto di inizio di una nuova entusiasmante avventura.

Photo by Cyrus Crossan on Unsplash

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