Spaghetti con le polpette



La vita è strana. A volte è stronza, altre è crudele, a volte è buffa altre è semplicemente imprevedibile.
Scrivo questo post senza sapere se, per quando avrò aggiunto le foto e la ricetta, la persona che mi ha spinta a cucinarla sará ancora nella mia vita.
Mi piace il rischio? No, mi piace dividere il mio cuore a settori, piccoli cassetti in cui c'é posto per tanto. Per il Folletto, per esempio.
Non sto a raccontarvi i particolari, vi dirò solo che un giorno di Luglio ho conosciuto questo Folletto che mi ha travolta con il suo essere, con la sua enorme e incontenibile voglia di godersi la vita, il suo bisogno di affetto, con i suoi enormi occhi azzurri, il suo sguardo che cambia a seconda dell'umore e pare appartenere a dieci persone differenti, con i suoi capelli biondi che sono naturali quanto lo sono i miei [ ;-P ], con il suo desiderio di semplicitá, un Folletto alla #fallasemplice.


Sono fermamente convinta che le persone entrino nella nostra vita per un qualche motivo. 
Tutte e sempre. 
Mi è capitato più volte e per questo ne ho varie testimonianze. Questa è una legge (se volete informarvi in merito, questa legge di chiama "dell'attrazione") e coinvolge tutti, il difficile è solo capire il motivo per cui, una data persona, in un dato momento, sia entrata nella vostra vita.
Ignoro il perché io sia entrata nella vita del Folletto, ma so per certo perché lui sia entrato nella mia. Per farmi tornare a cucinare.
Voi direte che io cucino da anni, avendo un blog, ma invece così non è. Oramai da tempo il mio rapporto con i fornelli si è deteriorato, cucinare non è più l'attivitá fortemente rilassante che era sei anni fa e ammetto che questo mi dispiaccia molto.
Perdere una passione, un hobby, una parte di te che ti faceva stare bene è un fallimento, un tornare indietro, un fare il passo del gambero.
Da donna piena di risorse come a volte sono, la soluzione era sempre stata quella di far cucinare gli altri. Anche quando li invitavo a casa mia.
Ricorderò sempre la pasta con le vongole più buona mai mangiata, pizze Napoli fatte in casa da leccarsi i baffi, ricorderò amatriciane e carbonare da record, tutte, rigorosamente cucinate a casa mia dai miei ospiti...
La situazione proseguiva più o meno stazionaria, con rari episodi e tentativi di uscirne, fino al giorno in cui mi sono ritrovata il Folletto in giro per casa.
Immaginatevi la scena: era arrivata l'ora di cena, io cincischiavo titubante, lui giocava tranquillissimo con i miei gatti.
Non mi era stata lasciata scelta, avevo dovuto preparare qualcosa da mangiare e così era ogniqualvolta passava da me. 
- ma io ho le ansie, io non ce la faccio, io non me la sento di cucinare
- ...
- non so che fare, ordiniamo una pizza? Andiamo a mangiar fuori? Ho sto piatto pronto della Degustabox, lo proviamo?
-...
Sintetizzando, la risposta era tipo "comprendo tutte le tue ansie, paure, angosce, ma io ho fame, che si mangia?" 
Questo Folletto è arrivato nella mia vita per schiaffarmi davanti ai fornelli e farmi ricominciare a pensare a un menù, comprare ingredienti, seguire una ricetta, apparecchiare, cucinare, impiattare, e mangiare.
Sono arrivata a preparare primo, secondo e dolce! 
E qui entrano in gioco gli spaghetti con le polpette, perché sono un primo e un secondo insieme, sono deliziosi, facili da fare e vi risolvono una serata (e se ve lo dico io, potete crederci!) e sono uno degli ultimi piatti che gli ho proposto.
Come ho scritto a inizio post, ignoro per quanto tempo resterà nella mia vita, non sto nemmeno qui a chiedermelo e men che meno lo posso chiedere a lui, magari per oggi, 7 Dicembre, sarà già lontano, impelagato in chissà quali storie, preso da chissà quante altre cose, magari si sarà anche dimenticato di quel che ha fatto per me, ma non gli porterò rancore, quello no, perché i folletti si sa, son strani, anche scontrosi, e molto dispettosi, forse un po' pazzi ma il divertente, ciò che ce li fa piacere, forse è tutto racchiuso qui.
Ingredienti (per tre persone):
  • 700 gr di passata di pomodoro
  • 450 gr di trito tra carne di manzo e maiale (divisa in parti uguali)
  • 250 gr di spaghetti
  • uno scalogno
  • una patata lessa di grandezza media
  • un uovo
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • prezzemolo
  • parmigiano grattugiato
  • uno spicchio di aglio
  • pepe
  • olio
  • sale
Come prima cosa preparate le polpette che dovranno avere la grandezza di una noce. Mischiate la carne trita, l'uovo, la patata lessa, aggiungete lo scalogno tritato molto finemente, una mangiata di prezzemolo tritato, poi salate e pepate. Mettete a scaldare tre cucchiai di olio con uno spicchio di aglio che toglierete appena si sarà dorato. A quel punto aggiungete le polpette e fatele rosolare per bene, sfumatele con il vino e, quando sarà evaporato, aggiungete la passata di pomodoro, salatela, pepatela e coprire abbassando la fiamma e finendo di cuocere le polpette.
Scaldate una pentola di acqua, aggiungete il sale grosso quando bolle e poi buttateci gli spaghetti. Fateli cuocere al dente. Quando le polpette saranno pronte aggiungete la pasta, fate saltare insieme il tutto e servite, con una bella grattugiata di parmigiano.

...perchè il rock sta bene su tutto...

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