Buone feste e del perchè non vi frantumerò gli zebedei con ricette natalizie


Troppo facile.
Sarebbe troppo facile scrivere una serie di post in cui vi elargisco consigli su cosa cucinare per la Vigilia di Natale, per il pranzo di Natale, per il pranzo di Santo Stefano per il Cenone di Capodanno per il pranzo del Primo dell'anno e magari - volendosi portare avanti col lavoro - pure per il giorno della Befana.

Naaaa

Se volete qualche consiglio su tutto quello sopra scritto potete tranquillamente andare a leggere la mia rubrica di Cucina su Donna Fanpage pare siano in tre milioni al giorno a leggere questa rivista online, magari siete compresi anche voi, magari venite proprio da lì, magari vi stavate chiedendo "ma chi è 'sta Nàima Tomaselli che mi propone pure piatti vegani per le feste?"

Eccomi, sono io.

Se invece siete arrivati sul mio blog perché mi seguite e stop, allora sapete che tipo sono, ok la cucina, ok le ricette ma questo non è mai stato il classico foodblog. Io non sono la calssica food blogger (vista la mia passione per Nutella, Coca Cola e Philadelphia) quindi sapete bene cosa aspettarvi.

Una mia amica giorni fa mi ha definita blogger food. Mi piace, dovrei dirglielo, mi piace davvero come termine, perché mi sento effettivamente prima blogger e solo dopo, food.
Questo è anche il motivo per cui oggi e nei giorni precedenti non ho postato ricette adatte alle feste, perché in questo mio blog-diario scrivo quel che mi va, quel che mi colpisce, scrivo del mio lavoro nel campo food ma anche di quello che mi accade di bello e - a volte - anche di brutto.

E oggi scrivo questo post solo e solamente per farvi gli auguri.

Vi auguro di essere felici e non solo sereni. La serenità è un palliativo, l'oppio della speranza. Voi dovete essere felici. Non ci riuscite? Tentate. Non ci riuscite ancora. Ritentate. La vita è davvero solo una merda. Ok, ma potrete dire di averci provato.
Vi auguro di trascorrere le feste con le persone che amate davvero ma anche con chi sopportate poco, molto probabilmente saranno parenti e credetemi, volente o nolente il sangue non è acqua e i ricordi che costruite oggi saranno l'unica cosa che vi resterà domani. 
Vi auguro di ricevere i regali che desiderate, e non parlo solo di beni materiali ma anche del sorriso di un bambino, di quel bacio inaspettato, della telefonata di un amico lontano, di qualsiasi cosa - insomma - che renda la vita degna di essere vissuta.
Vi auguro di non sprecare nemmeno uno dei giorni che avrete davanti perché non solo ogni giorno trascorso non vi si ripresenterà mai più ma ogni giorno non goduto appieno è un giorno sprecato che poteva regalarvi tanto e molto probabilmente siete voi che non avete saputo cogliere quel piccolo frammento di meraviglia che vi era nascosto. 
Buone Feste

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