Insalata di cavolo cappuccio con speck e semi di finocchio


Cavolo cinese, cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolo broccolo e cavolo romanesco. Vi sfido a riconoscerne a mente le differenze! Io stessa mi confondo, a volte, ma una cosa è certa: per la ricetta che sto per darvi serve un cavolo cappuccio, uno di quelli lisci a "palletta" che si trovano ora nei reparti frutteria.
Questo piatto l'ho mangiato due estati fa in Alto Adige, nel fantastico ristorante dell'albergo "oddiocom'èchesichiamava?", è un contorno molto tipico di quei luoghi ma praticamente sconosciuto in quel di Roma. A dire il vero è proprio l'idea del cavolo cappuccio crudo che non c'è troppo familiare, a noi romani, ma cosa c'è di più bello del girare l'Italia e riportare a casa, come souvenir, idee mutuate dalle tradizioni culinarie altrui?
Ingredienti:
  • un cavolo cappuccio
  • alcune spesse fette di speck 
  • semi di finocchio
  • olio
  • aceto di vino bianco
  • sale
Spesso capita che io non metta le dosi, non è un caso, anche per questa ricetta - infatti - le dosi le deciderete voi, se preferite un bel contorno sostanzioso abbondate con lo speck, altrimenti diminiutelo e avrete in piatto sfizioso ma leggero (nei limiti per cui possa definirsi "leggero" il cavolo)
Prima di tutto tagliate in due il cavolo e poi, muniti di una mandolina, ricavatene delle striscioline sottili; considerando che con uno solo potreste preparare insalata per un esercito regolatevi in base ai commensali. 
Conditelo con olio evo, aceto di vino bianco, sale e semi di finocchio e lasciate riposare qualche oretta (io solitamente lo preparo a pranzo per poi mangiarlo la sera). 
Al momento di servirlo tagliate lo speck a pezzetti (come in foto) fatelo rosolare qualche minuto in padella, unitelo all'insalata e portate a tavola (o mangiatevela in piedi, insomma fate un po' voi :-))))

 Precious people always tell me that's a step a step too far

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