Di Domeniche mattina e colazioni autoprodotte. Il plumcake alle pesche sciroppate.
Sono un gatto. Sono il mio gatto.
Mi lecco il pelo delle zampe, mi lecco la coda a piumino.
Sonnecchio tra letto e divano per metà mattina.
Non voglio fare niente.
Voglio godere del lusso di non fare niente.
Ho giorni di email arretrate da scaricare su pc e leggere ma mi godo il mio lusso (anche perché i gatti non leggono le email).
Avvolta nella vestaglia umetto gli occhi ad ogni battito di ciglia, la mia oculista sarebbe fiera di me.
E' la fame a farmi smuovere, non la voglia, men che mai la ragione.
Seguo l'istinto del mio gatto.
Me ne frego e vivo allo stato che più mi piace. Brado.
Una mattinata brada (si può dire? non lo so, ma io ora posso coniare tutti i neologismi che voglio per cui, lo faccio. Sovente)
Apro il frigo e ci trovo la birra che volevo bere con te, il Jack Daniel's & Cola che avevo comprato per te, il caffè Castroni che avevo ri-comprato per te.
Chiudo il frigo. E vaffanculo.
Apro lo sportello dei carboidrati.
Ci trovo i biscotti della fortuna che mi hai saccheggiato, il riso del mio risotto cacio e pepe che non assaggerai mai, i rigatoni della carbonara che non cucinerai mai.
Chiudo lo sportello.
Chi è causa del suo mal pianga se stessa, non è così che si dice? E allora, di che mi lamento?
Ci trovo i biscotti della fortuna che mi hai saccheggiato, il riso del mio risotto cacio e pepe che non assaggerai mai, i rigatoni della carbonara che non cucinerai mai.
Chiudo lo sportello.
Chi è causa del suo mal pianga se stessa, non è così che si dice? E allora, di che mi lamento?
Eppure devo mangiare qualcosa o comunque uscire dal torpore. Devo.
Cosi penso, come prima cosa mi faccio un caffè.
Ecco... meglio non commentare.
Evito il caffè, magari una bustina di ginseng liofilizzata in un mug di acqua calda, cosi, senza poesia, senza ricordo, senza gusto. Insomma, un vero schifo. Anche la colazione.
E' in questo momento che mi viene un'idea: io la colazione me la creo. Dal niente.
La vita me la sto creando dal niente? La felicità la sto cercando rovistando tra il nulla? Beh, allora perché non crearsi la colazione da qualche ingrediente improvvisato.
Sono o non sono una foodblogger?
Diciamo che lo sono. Saltuariamente. A bisogno anzi, a convenienza.
Per cui inizio.
Ingredienti:
Ecco... meglio non commentare.
Evito il caffè, magari una bustina di ginseng liofilizzata in un mug di acqua calda, cosi, senza poesia, senza ricordo, senza gusto. Insomma, un vero schifo. Anche la colazione.
E' in questo momento che mi viene un'idea: io la colazione me la creo. Dal niente.
La vita me la sto creando dal niente? La felicità la sto cercando rovistando tra il nulla? Beh, allora perché non crearsi la colazione da qualche ingrediente improvvisato.
Sono o non sono una foodblogger?
Diciamo che lo sono. Saltuariamente. A bisogno anzi, a convenienza.
Per cui inizio.
Ingredienti:
- 3 uova
- 100 ml di olio evo
- 120 gr di zucchero
- 160 gr di farina 00
- 80 gr di maizena
- 50 gr di yogurt
- 70 gr di pesche sciroppate frullate
- due pesche sciroppate tagliate a fettine
- una bustina di lievito per dolci
- un pizzico di sale
Quante volte avremmo detto con fermezza che tra noi era finita
Da domani ricomincia un’altra vita
Tranne poi tornare dove siamo stati sempre certi di trovarci [...]
Eravamo solo due perduti amanti [...]
Ma la meraviglia è che ti ho incontrato
Da domani ricomincia un’altra vita
Tranne poi tornare dove siamo stati sempre certi di trovarci [...]
Eravamo solo due perduti amanti [...]
Ma la meraviglia è che ti ho incontrato
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