Due Vite
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Ci sono due percezioni di me. Nelle persone che conosco.
Le due percezioni riguardano chi mi conosce da anni e chi mi ha conosciuto solamente nell'ultimo anno.
Ho molto piacere a passare il mio tempo con le seconde persone per un motivo stranamente egoistico. Con loro posso essere quella che sembro.
Una persona allegra, gioviale, sempre impegnatissima, sempre presa da mille cose. Addirittura un giorno una persona che mi conosceva da pochi mesi mi ha detto "Nàima, come vorrei fare la vita che fai tu".
Rido. Sempre.
Però oggi, all'ennesima persona che cadeva dalle nuvole per certe mie ermetiche affermazioni mi sono resa conto che non avevo voglia di aprirmi. E non perchè io sia diventata una musona gelosa del suo passato ma perchè mi sono resa conto di quanto mi piaccia essere trattata come vi ho descritto.
E se voglio essere coccolata, abbracciata, ascoltata in silenzio, se voglio uno sguardo diverso su di me, se mi voglio sentire avvolta come da un'amaca con supporto, io so da chi andare. Da quelli che c'erano e hanno vissuto con me gli ultimi cinque anni e che, per quanto io possa atteggiarmi a persona allegra, gioviale, sempre impegnatissima, sempre presa da mille cose comunque leggono nei miei occhi i segni di una vita che di sconti me ne ha fatti - per decenni - ma che poi ha bussato più volte per riprendersi tutto. Con tanto di interessi.
Solo per assonanza nel titolo
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