Assaggio e Bistrot Fiumicino: le novità firmate Autogrill


Io non sono un'assidua frequentatrice degli aeroporti. Io ho paura di volare.
Voi però, voi che siete "personcine normali" voi che ci passate come minimo un paio di volte l'anno ecco, questo post è tutto per voi.
Qualche giorno fa Autogrill mi ha invitata a Fiumicino -> aeroporto Leonardo Da Vinci area di imbarco E del T3 per provare le ultime aperture a sua firma: Assaggio e Bistrot Fiumicino.
Partiamo da Assaggio: in questo concept di ristorazione c'è lo zampino della Cristina Bowerman di Glass e del Romeo. Ecco, stiamo parlando della mia chef (cheffa per i più cafoni) preferita.
Io adoro la Bowerman, come chef, come donna, come donna che lavora in un mondo di uomini, come donna cazzuta, come donna che lega il suo nome a tante iniziative degne di lode. 
Sì, lo so, sono di parte ma mica scema, noi che per lavoro recensiamo ristoranti, "noi" (ah, quanta snobberia si cela dietro questo "noi" virgolettato...tanta quanta il sudore che butto sul pc nelle notti e nei week end che passo a lavorarci - a queste recensioni - per cui...fatemela scoattare un pochino e passatemi questo "noi") dicevo, noi sappiamo di cosa parliamo quando apriamo bocca e mastichiamo per cui, se vi dico che la Bowerman è la mia chef donna preferita, semplicemente, credetemi: assaggiate i suoi piatti e poi vedrete.
La Bowerman ha supervisionato l'offerta di Assaggio. Io ho avuto l'onore di assaggiare le sue proposte:
- Avocado al quadrato, trota salmonata, pepe rosa, pomodori e semi di sesamo
- Mezze maniche ripiene di salsa romesco in acqua di mozzarella di bufala e scaglie di mandorla
- Uovo al tegamino cotto a 65° con mozzarella di bufala campana DOP e patata


La Bowerman ha dovuto fare i conti con una cucina limitata (già solo l'impossibilità di avere fiamme libere è stato un handicap da bypassare in qualche modo); le ricette scelte sono italiane ma ovviamente rivisitate ad arte e relativamente semplici, piatti da poter cucinare e servire in un angolo di aeroporto.  
La chef è rimasta incuriosita dalla proposta di collaborazione di Autogrill, lei stessa ha detto che passare il varco e non partire è stata per lei una maniera differente e nuova di vivere l'aeroporto, una sfida, un approccio diverso a Fiumicino (per lei, persona abituata a viaggiare ogni volta che gliene capita la possibilità).
I prodotti usati sono freschi, come la mozzarella di bufala di Salerno (la mia preferita! n.d.b.) e a questi ha associato tecniche di alta cucina, come la cottura a bassa temperatura vista in occasione dell'assaggio dell'Uovo al tegamino.
Chi si fermerà da Assaggio potrà trovare soprattutto ricette di pesce e veg, leggere e semplici ma di contenuto, un qualcosa da "assaggiare" ma che si faccia ricordare. 


Un po' più in là (leggi, al piano superiore dell'aeroporto) c'è invece il secondo Bistrot aperto qui da Autogrill (il Bistrot Fiumicino).
La mia prima volta da Bistrot è stata lo scorso anno, a identità Golose, dove Autogrill presentava questo nuovo e pregevole concept food. Qui da Bistrot la qualità è la parola d'ordine, qualità unita  a km 0 e a ricercatezza del prodotto ideale da presentare ai clienti.


Bistrot è un concept sviluppato da Autogrill assieme all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, qui il pane è fatto con lievito madre home made, anche la pasta fresca viene prodotta in loco e il nome Bistrot associato alla parola Fiumicino indica non solo il punto geografico ma anche un legame con le eccellenze del territorio limitrofo in quanto i fornitori vengono reperiti in un cerchio quanto più possibile piccolo rispetto all'aeroporto.
Da evidenziare l'angolo green con estratti naturali (ottimo quello di cavolo rosso e mela!) e quello Bakery con i succulenti pane e porchetta o pane e steccata di Morolo.

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