Sono tornata. Una parte di me...
Non fate mai l'errore di legare qualcosa di vostro a qualcosa di esterno.
Perché se lo fate verrete depredati da ciò che è vostro e, il peggio, è che siete stati voi stessi a permetterlo.
Da un po' di mesi fatico a lavorare sul blog, è un contenitore di ricordi, sensazioni ed emozioni come non immaginavo o meglio, che avevo sottovalutato. Scema io...
Fatico perché venire qui e scrivere è fare un salto indietro e io non sono un gambero e non voglio nemmeno guardare indietro.
Sentivo però che dovevo tornare.
Tornare davvero sul blog.
Tornare a cucinare...
L'estate è passata ed è stata piena di tanto, così tanto da non riuscire a contenerlo dentro e forse è proprio questo che mi ha fatto tornare a scrivere, quando per me - scrivere - è analizzare e analizzarmi.
La prima novità è stata lui.
Lui doveva chiamarsi Coffee, lui si stava per chiamare Coffee, poi il desiderio di andare avanti ha preso il sopravvento e così si fottesse (anche) il caffè, per cui il nome è stato cambiato in Blu.
Quindi lui è Blu.
Blu fa tanti danni quanto è affettuoso. Blu mi devasta quotidianamente casa ma è deliziosamente geloso di me.
Blu mi rende felice; lui, insieme a Caos, è quello che mi aspetta davanti la porta di casa ogni sera, loro sono i miei tesori, i miei cuccioli che resteranno sempre tali, davvero, finché morte non ci separi.
L'estate è stata anche sperimentazioni social, è stata fatta di azzardati progetti di scrittura lifestyle che mi han portato a conoscere parti di me che ignoravo, che mi han portato a sperimentare l'inspiegabile e ad alzare il tiro, fermarmi, tirarmi indietro e infine mollare.
E poi c'è stato il mare. Tanto mare.
Io amo il mare in ogni stagione, così come i gelati. In ogni stagione. Che sia caldo, che sia inverno, passeggiare, prendere il sole, nuotare, basta che ci siamo noi: io e il mare, è così che tutto va bene.
Il fatto è che, nel mare, c'è poesia, tristezza e tanta bellezza. La sfida è solo saperle (ac)cogliere.
E non sempre ci sono riuscita.
Oltre al mare è arrivato il tempo dei viaggi. Ho passato un Agosto con la valigia in mano, ho scoperto che mi arricchisco di più con pochi giorni di qui e di là rispetto a un intero mese in un unico luogo.
Mi è piaciuto fare e disfare in continuazione i bagagli, passando da romantiche viste su immense vallate della Toscana, a spa termali del basso Lazio, ai sapori del Cilento, mi è piaciuto e mi ha dato tanto, in ogni senso.
Ho viaggiato, in questa estate tiepida, ho viaggiato anche da sola.
Viaggiare da sola mi è sempre piaciuto, anche quando non avevo modo di farlo. E' un qualcosa cui non rinuncerò mai più. Continuerò a concedermi dei lunghi week end in solitaria, con pasti vissuti da sola, serate spiattellata a quattro di spade su un letto matrimoniale di una camera doppia e colazioni con gli sguardi addosso di chi si chiede il perché di una vacanza vissuta da sola.
Viaggiare da sola mi è sempre piaciuto, anche quando non avevo modo di farlo. E' un qualcosa cui non rinuncerò mai più. Continuerò a concedermi dei lunghi week end in solitaria, con pasti vissuti da sola, serate spiattellata a quattro di spade su un letto matrimoniale di una camera doppia e colazioni con gli sguardi addosso di chi si chiede il perché di una vacanza vissuta da sola.
Infine c'è stato il Cilento, Cilento e amicizia, perché tu puoi voler bene a una persona da un decennio ma fino a quando i vostri occhi non si incontrano, i vostri abbracci non vi stringono e le chiacchiere non durano ore, non capirai mai quanta bellezza ci sia in quell'amicizia.
Ora è il momento del rientro, del ritorno alla vita quotidiana e del rimboccarsi le maniche, dare il 100% fino al prossimo viaggio, al prossimo week end, fino alla prossima avventura vissuta in solitaria o meno ma vissuta con tutto il cuore, il coraggio e la follia che occorrono non per seguire una scia ma per cavalcare un'onda.
Il Paradiso è là, dietro quella porta, ma ho perso la chiave. Forse ho solo dimenticato dove l'ho messa... (un poeta libanese)
...è che nessuno è perfezione. Noi per primi
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