Della situazione del food in Italia. E della mia faccia sul giornale.
Le cose succedono per caso.
Le cose, semplicemente, càpitano.
E così un giorno ti trovi su Facebook e scovi la carbonara 3.0 di Oldani, l'ultimo foodgossip di questa estate 2016 e ti viene un senso di nausea.
Il food non lo riconosci piú e non lo riconosci piú da troppo tempo. Cosí condividi l'articolo e vaneggi che vuoi uno spazio per scrivere quel che pensi, per dire la tua, perchè sono anni che ci stai in mezzo e qualcosina ne capisci e, guarda caso, ti intercetta la direttrice di Zona, il free press distribuito nei municipi XIV e XV che accetta di pubblicare il tuo pensiero.
Ecco, un cameo vorrei regalarlo ai tanti che mi accusano di essere troppo social, di essere troppo 2.0 insomma...di esserci troppo, un solo hashtag, per tutti voi: #Statece
Chiusa la parentesi, torniamo a noi.
Il food è stato il mio primo amore editoriale. Non sará nè l'unico nè l'ultimo ma è stato il primo (si sa che mi piace mangiare!)
Ammetto che piú di questo mi piace criticare, giudicare, far la morale e sparare sentenze e chi mi conosce lo sa. Il fatto che la cosa sia piaciuta anche alla direttrice della rivista ha fatto si che nascesse questo mio articolo, pubblicato con tanto di foto, che mi ha fatto sentire un sacco "editorialista de noantri".
Vi posto sia la foto del pezzo che il link per andare direttamente alla versione online del giornale (lo trovate alla pagina 20 del pdf).
Ammetto che piú di questo mi piace criticare, giudicare, far la morale e sparare sentenze e chi mi conosce lo sa. Il fatto che la cosa sia piaciuta anche alla direttrice della rivista ha fatto si che nascesse questo mio articolo, pubblicato con tanto di foto, che mi ha fatto sentire un sacco "editorialista de noantri".
Vi posto sia la foto del pezzo che il link per andare direttamente alla versione online del giornale (lo trovate alla pagina 20 del pdf).
Leggetelo, se vi và, spero vi piaccia la metá di quanto è piaciuto a me pensarlo, scriverlo e vederlo pubblicato.
COMMENTS