Buon San Valentino. Certo, come no...
In 39 anni ho festeggiato S. Valentino una sola volta.
Poi ho smesso.
Ho percepito l'ipocrisia che c'era dietro, il consumismo sfrenato, l'obbligo di fare un regalo, di trovar un posto dove cenare.
E
poi ho riflettuto. Ho riflettuto sul fatto che festeggiare il tuo amore sia una cosa privata, non può essere la festa di tutti, non è un flash
mob, non è causa di mobilitazioni di massa.
Statisticamente
è improbabile, anzi impossibile, che in quel determinato giorno tutte
le coppie siano nella condizione mentale dell'innamoramento e
vogliano festeggiare questa loro condizione insieme a tutti gli altri.
Il fatto è che conosco gente che si ama.
Il fatto è che conosco gente che si ama.
Conosco gente che si vuole bene.
Conosco gente che si tollera.
Conosco gente che si sopporta.
Ma conosco anche tutto il resto, l'humus relazionale.
C'è
gente che resta insieme sono per paura di perdere i
figli, solo per paura di non avere più un tetto sulla testa, solo per
paura di non arrivare a fine mese, solo per paura.
C'è gente che tradisce perché con una sola persona non sa stare, che ama la conquista, che ama il rischio, che ama il sesso ma non l'amore, c'è gente che lo fa per diletto o gente che non ha ancora capito se amare un uomo o una donna e, nel dubbio, prova entrambi. A giorni alterni.
C'è gente che tradisce perché con una sola persona non sa stare, che ama la conquista, che ama il rischio, che ama il sesso ma non l'amore, c'è gente che lo fa per diletto o gente che non ha ancora capito se amare un uomo o una donna e, nel dubbio, prova entrambi. A giorni alterni.
C'è
gente che tradisce perché è insoddisfatta di come il partner li fa
sentire, insoddisfatta di come per il partner sia diventata invisibile o
meglio di come si sia trasformata in una mamma, in un papà , in un aiuto
domestico, in un consanguineo. E basta.
C'è
gente che s'è pentita di aver messo al mondo un figlio, gente che
rimpiange la sua autonomia, la sua soddisfacente vita a due. C'è gente
che non è mai cresciuta. Forse quando lo farà sarà troppo tardi. O forse
è meglio così.
E poi ci sono i legami. Quelli obbligati.
Io non credo nel matrimonio
Io non credo nel matrimonio
Non me ne frega un cazzo del vestito da principessa, del video delle nozze lungo 45 minuti (se ti dice bene) con cui massacrare gli amici alla spicciolata, non mi interessa l'album delle foto dove mi ritrovo con immagini bellissime ma, ahimè in cui sono vestita sempre allo stesso modo.
Non mi importa essere la protagonista per un giorno nella vita di 100
persone annoiate che mangiano cibo troppo costoso sedute intorno a me,
perché io sono protagonista sempre, della mia vita, proprio perché è la
Mia Vita.
Credo nell'amore, ma quello vero senza obblighi di sorta.
Una rondine non fa primavera, una firma non fa il "per sempre".
Credo nel costruire ma soprattutto nel farsi sorprendere ogni giorno, nel non lasciarsi andare, nel non darsi mai per scontati, nel non divenirsi banali; credo nella bellezza dell'eccitazione dopo 10 giorni così come dopo 10 mesi ma prego per quella del "dopo 10 anni". Mi preme di più.
Credo che la vita sia una e che dobbiamo goderne ogni giorno, credo nella fiamma che arde quotidiana e fa da energia per andare avanti ma ancor più in quella che si accende a bisogno e spinge a cambiare rotta.
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