Crostino con lardo di colonnata (e miele)
Il lardo di Colonnata è uno dei motivi per cui bisogna andar fieri di essere italiani.
Pensate, c'è stato qualcuno che un giorno ha messo un grande tocco di lardo dentro uno "scatolone" di marmo di Carrara per farlo star li ad insaporire coperto di spezie e sale; c'è stato poi qualcun'altro che ha pensato che dovesse essere affettato sottile come il velo di una sposa, per essere tanto abbondantemente quanto delicatamente adagiato su di un crostino di pane e fatto scaldare in forno fino a che non fosse quasi sciolto, per donare al nostro palato sensazioni indicibili nel momento preciso in cui il lardo finiva nella nostra bocca a contatto con le papille gustative. Ora, non vi sentite orgogliosi di vivere in questo paese (almeno in termini di cultura gastronomica)?
Questo crostino l'ho assaggiato la prima volta al ristorante L'Antica Abazia di cui tempo fa, su Cavolo Verde, ho scritto una recensione (eccola), l'ho poi sperimentato in occasione del pranzo natalizio del 2011 e l'ho infine riassaporato, modificato, a casa degli amici G. e F. qualche mese fa.
Eccovi la ricetta "originale" più la sfiziosa variazione.
Ingredienti:
- baguette o un altro pane (volendo anche una fettina sottile di casereccio)
- lardo di colonnata tagliato molto ma molto sottile
- miele (opzionale)
Variante: Togliete i crostini dal forno e, subito prima di servirli, colateci sopra un filo di miele.
Assaporate a tempo
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