Grazie e ciao...
Finisce domani un anno bisestile di quelli incolore, inodore, che non si fanno ricordare.
Finisce un anno che se non lo vivevo e passavo direttamente al 2017 forse era meglio.
O forse no, bene o male meglio viversi tutto, perché bene che vada ne conservi i ricordi, male che vada ne trai insegnamenti.
Oggi
mi sento di dire grazie a chi mi è rimasto vicino per questi dodici
mesi, a chi mi ha dato fiducia nella vita come sul lavoro;
grazie
a chi crede in me, che credere in me voglia dire nella mia amicizia,
nella mia compagnia, nel mio lavoro e nelle mie competenze poco importa.
Grazie, per la fiducia;
Grazie a chi non si impone e non dispone ma si avvicina e trova un motivo per restare;
Grazie
per ogni minuto condiviso, per ogni messaggio di affetto, di amore,
anche passato, perchè comunque lo so, io lo so, ora lo so....era di
amore...
Grazie per le nuove esperienze, nella speranza che mi facciano maturare, magari un giorno;
Se
tanto mi dá tanto, dove c'è da dire grazie c'è anche da dire il
contrario. Ma qual è il contrario di grazie? Da italiana lo ignoro ma da
romana lo so bene. #Graziealcavolo. Diciamo così...
E
allora grazie al cavolo che vi ho eliminato dalla mia vita o lo faró il
primo di Gennaio. Se così è andata un motivo c'è, un motivo c'è sempre,
per ogni cosa, per ogni azione, per ogni comportamento. Non è mai, mai,
mai partito da me, io sono solo una bestiola ferita che si difende e se
difendersi vuol dire scacciare per sempre e in maniera definitiva ben
venga. Sono una bestiola ferita, mica una scema...
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