...quella storia del "volevo diventà giornalista..."
...quella storia del "volevo diventà giornalista (pubblicista)"
- Per far dire alla mamma "mia figlia è una giornalista"
- Per entrare gratis alle mostre
- Per sentirti parte di un Ordine (superiore) delle cose
- Per fingere di darti un tono quando parli con i foodblogger
- Per sentirti comunque una mezza sega quando parli con i giornalisti professionisti
-Per capire che la vita è un cerchio e quello che ieri vedevi come un traguardo irraggiungibile oggi è solo un piccolo puntino da cui partire per altri traguardi irraggiungibili (perché io ferma mai!)
- Per capire - a mo' di cartina tornasole - quali sono le persone che ti amano, quelle che non ti amano e quelle a cui non gliene frega comunque niente di te (ma almeno sono oneste e coerenti)
- Per avere una scusa e farti quel costoso regalo che sognavi da tempo
- Per dire "non festeggio" e passare giorni a "non festeggiare" trovandoti però stranamente circondata da cibo e alcolici.
- Per cambiare tutte le tue bio in giro nel web
- Per guardarti allo specchio e poter dire "Ce l'ho fatta. Qualsiasi cosa io voglia, riesco a ottenerla" e risponderti con lo sguardo che no, non è vero, ma è divertente pensare che lo sia.
- Per trovarti a 39 anni a dire: Ricomincio (mai come ora) da qui.
Oggi ho ritirato lui, il mio tesserino da giornalista.
Ora...io sono ufficialmente una giornalista...
Ora, dopo 24 mesi di lavoro e 219 articoli scritti per tre differenti riviste (mentre ne sarebbero bastati 80).
Credo proprio che 'sto tesserino me lo merito. Credo...
Ho lavorato tanto, con passione e sacrificio.
Non si contano i week end che non ho vissuto, quelli in cui sono rimasta a casa a scrivere, quelli sacrificati per il lavoro. Non si contano. Nessuno me li ridarà più.
Ma non devo lamentarmi, nella vita si sceglie, a volte, potevo scegliere di tenermi il mio tranquillo lavoro a tempo indeterminato e passare il tempo libero a fare shopping, uscire, viaggiare e invece ho scelto di voler essere altro.
E ora sono altro.
Sono una giornalista che parte se non da zero da uno.
Ma comunque, è un inizio. No?
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