La bellezza è negli occhi di chi guarda




E' successo per caso.
Dovevo dare un senso ai tempi morti, altrimenti i tempi morti mi avrebbero fagocitata.

Mattinate interminabili prima di iniziare a lavorare, pause pranzo che si trasformavano in agonie.
Quando - volente o nolente - cambi le tue consuetudini e ti ritrovi a dover gestire del tempo morto senza poterne fare buon uso rischi di soccombere; soccombere ai ricordi, alle abitudini che vengono a mancare, rischi di soccombere anche alla tua mente che sta lì e - non presa da nulla di immediato - inizia a pensare.

Pensare.
Nulla di peggio quando non vuoi.
Nulla di più difficile da evitare.
Solo una cosa funziona: il lavoro manuale.


Così ho deciso.
Porto la reflex a lavoro.
Premetto, io non porto mai - dico mai - la reflex con me, tranne per qualche evento di cui mi occorrano foto ad alta risoluzione.
Ho cambiato idea.
Ho dovuto.

E ho iniziato a passeggiare per Roma con in mano la macchinetta.


Non sapevo cosa volessi fotografare fino a quando non sono incappata in una sciarpina persa da qualcuno.

Era lì, in terra, sporca ma bella e l'istinto è stato fermare quel particolare della mia città.

Non il Vaticano, non Castel S. Angelo, non il Tevere né Fontana di Trevi ma una sporca sciarpina lasciata in terra.

Da lì, quello che ne è seguito e che vedete è venuto naturalmente.

Scegliere particolari insignificanti, sporchi, strani, anonimi, scegliere di fotografare della spazzatura o cercare di rendere interessante un soggetto che - visto dal vivo - sfugge al nostro sguardo, questo è quello che ho cercato di fare...


La bellezza che io vedo in alcune di queste foto mi pare così violenta da sembrarmi oggettiva. So che non è così, so che è solo un mio punto di vista per cui è l'antitesi dell'oggettività però mi piace pensare che anche voi che ora siete qui a leggere possiate cogliere quel che di bello ho colto io in questi soggetti.

La mia speranza è di esser riuscita a tirar fuori e rendere visibile agli occhi quello che di bello c'era in loro.


Si dice che la bellezza sia negli occhi di chi guarda e niente mi pare oggi più vero.

La bellezza, delle cose, delle persone, delle situazioni dipende dagli occhi di chi le osserva;


è opinabile, è un punto di vista personale che io - oggi - ho tentato di rendere oggettivo. 

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