Intervista ad un maggiordomo (part II)

Altro famoso telefilm ed altra immagine presa sempre da Google

Eccoci per la seconda parte dell'intervista che mi ha gentilmente concesso G.P. maggiordomo da vent'anni che ha lavorato in alcune delle più ricche e prestigiose famiglie europee (io so i nomi ma non ve li dirò mai! Uah ah ah - risata diabolica, lasciatemela fare, mica sono una vera giornalista!)

Hai degli aneddoti da raccontare che svelino il lato “simpatico e stravagante” della vita che fai?

E’ difficile parlare di aneddoti o situazioni particolari senza associarli alla "persona", ci proverò!
Quando lavoravo in Costa Azzurra per un noto personaggio ricordo che tutti i lunedì si recava a Roma per poi rientrare il venerdì con il suo aereo privato. Grande estimatore di un marchio di mozzarella, non molto facile da trovare al nord. Un Venerdì rientra e mi chiede se posso recarmi con l'autista a fare un giro per supermercati (da Nizza fino a Ventimiglia) alla ricerca della mozzarella. Purtroppo questa benedetta mozzarella non si trovava ed io, rientrato alla villa, riferivo mestamente delle infruttuose ricerche; il Personaggio, un ingegnere, trasecolato mi diceva che l'indomani avrebbe avuto degli ospiti e che DOVEVA avere la sua mozzarella! So che potrà sembrati strano ma "loro" sono abituati ad avere quasi sempre ciò che vogliono. Senza perdersi d'animo mi diceva quindi di chiamare "Andrea" il pilota del suo aereo e di organizzare un volo a Ciampino per ritirare una cassetta delle famose mozzarelle. E fu così che dopo un po' di incredulità io ed Andrea partimmo per Roma dove un suo collaboratore si fece trovare ai piedi della scaletta con una cassetta di mozzarelle freschissime...
Altro episodio: Roma...la mia cara Roma, lavoravo in questa grande villa ai Parioli [uno dei quartieri extralusso della città n.d.b.], si stava organizzando la festa di Natale e il proprietario mi annuncia che voleva sbalordire il figlio di 6 anni e tutti gli ospiti annessi. La festa era suddivisa in due: una per bambini e i ragazzi nel pomeriggio e poi una serale per tutti gli adulti. Nel giardino vi erano varie animazioni e i bambini si stavano divertendo molto quando all'imbrunire s'è sentito il rumore di un elicottero che si avvicinava, un paio di giri sulla verticale della villa per poi posizionarsi in fermo volo sulla perpendicolare del giardino, credo ad una ventina di metri di altezza, e dal portellone è uscito un Babbo Natale imbracato che ha cominciato a scendere nel mezzo del giardino con il suo sacco di doni! Ti lascio immaginare i bambini, i ragazzi e anche gli adulti, tutti con il naso all'insù! Fu un vero successo (insieme allo spettacolo del mangia fuoco serale).
Ci sarebbe da scrivere ancora tanto, situazioni, personaggi, stranezze...avresti mai pensato che ci potesse essere una persona addetta a 5 cagnolini (e fino al qui, diciamo, niente di strano) ma che tra le sue mansioni ci fosse quella dello "spazzolino da denti" ad ogni cane con "bidet" incluso ogni mattino, prima di farli salire in camera del Signore?

Questo è un blog di cucina e quindi non si può non parlare di cibo: ci potresti svelare la dieta dei tuoi datori di lavori? Dubito che pranzino con un panino e via…
Il cibo? di norma in tutte le case che ho avuto il piacere di gestire si è sempre prediletta una cucina leggera e sana anche perché "loro" sono sempre a dieta. Ricordo un Signore che mangiava spessissimo semplici fette di petto di pollo alla piastra, bresaola o parmigiano. In genere comunque la pasta la si mangia raramente, il burro e vietato, verdure solo crude o lesse, carni bianche e vitella ma sempre in preparazioni leggere e poco condite; poi spigole, orate, aragosta e pochi altri crostacei. Pane integrale e gallette che arrivavano dalla Germania. Olio di oliva vergine. Molta frutta a bacche rosse, ananas. I dolci sono quasi banditi tranne il personaggio di Parigi a cui il suo cuoco personale (che lo segue in tutte le case che ha per il mondo) la sera a fine pasto come dessert gli preparava sempre una tortina (per esempio al ribes) con semifreddo allo stesso gusto da assaporare in contemporanea...ma questa e' un' altra storia!
Quando ci siamo conosciuti mi hai detto che a volte, per lavoro, ti capita anche di cucinare; che rapporto hai con i fornelli?

Gioco forza, devi saper fare un po' di tutto, anche per poterlo insegnare al personale che alcune volte non sa reggere una brocca d’acqua in mano, figurarsi un vassoio!
Puo' anche succedere che il cuoco non ci sia perchè malato...insomma devi sapertela cavare! Ad onor del vero, mi e' sempre piaciuto cucinare!

Come mai hai scelto un mestiere così particolare?

La scelta di questo lavoro e' stata casuale, praticamente me lo sono inventato. Più di 20 anni fa mi ritrovai ad un bivio e dovevo capire cosa fare della mia vita. Ho avuto per alcuni anni un laboratorio di artigianato artistico, poi mi trasferii a Roma in tutt'altro settore, poi ancora guardia particolare giurata ed alla fine, di ritorno a Roma, un giorno ricevetti la proposta di "maggiordomo" presso un’importante casa.
Accettai, un po' fingendo una dimestichezza che non possedevo, un po' attingendo alla nobile arte di arrangiarci che noi napoletani possediamo in abbondanza...iniziai a fare esperienza e da allora son passati più di 20 anni e nessun rimpianto; ho lavorato a Roma, a Milano, in Costa Azzurra, a Parigi (che esperienza quella di Parigi...in un Castello...bellissimo...dove avevo i cervi che mi venivano a trovare!), ancora in Costa Azzurra ed ora a Ginevra.

Caro G. svelaci l’ultimo segreto, cosa avresti fatto se non fossi diventato un maggiordomo?

Bella domanda, sicuramente qualche cosa dove poter esprimere il mio spirito artistico (ho svolto tutti studi artistici) dove anche la manualità avesse una sua importanza. Difficile vedermi in un ufficio anche se la vita a volte dispone diversamente…

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